Un breve pensiero in occasione del Mental Health Day 2025. Il discorso sulla salute mentale è attraversato oggi da due tendenze: una, più datata, che vorrebbe continuare a negare l’esistenza e l’incidenza della sofferenza psichica (da “non sei depresso” a “la terapia non serve”), specialmente quando il problema tocca da vicino anziché riguardare terzi; un’altra, più recente, che la iper-semplifica e commercializza, riducendola perlopiù a oggetto da social media marketing (dai “5 consigli contro l’ansia” allo sconto seduta nel Black Friday).
Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, visto che prolifica ovunque, non credo che il discorso sulla salute mentale stia andando un granché bene… L’auspicio, in questa giornata, è che si possa riprendere a parlare di mental health con responsabilità, ovvero, tanto per cominciare, con decoro e con la complessità che vi pertiene.
